Democrito by Roberto Radice

Democrito by Roberto Radice

autore:Roberto Radice [Radice, Roberto]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Pelago
pubblicato: 2024-05-01T22:00:00+00:00


CAPITOLO 4

I caratteri degli atomi e il tempo

Le realtà visibili più piccole costituiscono il pulviscolo atmosferico che si coglie solo in particolari casi: precisamente solo se illuminato da una lama di luce. Tale pulviscolo è simile agli atomi, con la differenza che questi vanno a costituire una panspermia, ossia una disseminazione di “semi di vita” diffusi in tutto il cosmo.

Gli atomi sono di numero infinito, sospesi e vagolanti nello spazio. Fecondano tutto quello che incontrano, nel senso che si consolidano e si collegano ad altri semi della stessa forma o di forma combaciante. Per “forma” si intende quella geometrica (sferica per il fuoco e l’anima), giacché gli atomi sono tutti della medesima sostanza (e per questa appunto sono conoscibili) «ma allo stesso tempo differiscono tra loro per grandezza e figura» e inoltre per «l’ordine e la posizione».

Sono infiniti di numero e di forme, invisibili per la piccolezza (e per tale ragione concepiti solo dal puro pensiero) e, per il fatto di essere costituiti da un’identica sostanza, si può anche ammettere che il cosmo intero – «idealmente e potenzialmente» – sia un unico atomo.

200. [Degli infiniti atomi e delle loro infinite figure] Democrito asserisce che il fuoco e l’anima hanno forma sferica, come nel caso dei granelli del pulviscolo atmosferico, che si muovono con grande rapidità e che si rendono visibili con i raggi solari che filtrano dalle finestre. Per lui, in una “panspermia” del genere consistono gli elementi di tutta la natura. Così la pensa anche Leucippo […].

Alla base della dottrina democritea, sono posti gli atomi, ossia certi corpuscoli simili a quei granelli di pulviscolo visibili nel raggio luminoso che attraversa la finestra. Però Democrito non considerava come elementi proprio questi granelli di polvere, bensì dei corpuscoli simili a essi per la piccolezza, ma che sono tutti costituiti dalla medesima sostanza, e tuttavia allo stesso tempo differiscono tra loro per dimensioni e figura. Sono essi a generare, come se fossero semi, tutti i corpi composti.

[…] Anche per Aristotele, Democrito considerava gli elementi come somiglianti a granelli di polvere che si librano con grande velocità nell’aria, mentre è possibile che alcuni dei pitagorici considerassero elementi esattamente questi granelli di polvere […].

Democrito su questo tema avrebbe usato le seguenti parole: «Questi granelli esistono nell’aria, pur essendo impercettibili a motivo della loro minuscola dimensione per la quale sembrano non esistere, se non fosse che i raggi solari filtrati dalla finestra, ne rivelano l’esistenza. Allo stesso modo, esistono anche i corpi atomici, piccoli e invisibili perché è microscopica la loro grandezza». Egli considera questi corpi come principio primo di tutti gli enti naturali, come i medici considerano principi di ogni corpo i quattro elementi.

Nessuno si sorprenda che l’anima sia invisibile, essendo in se stessa corpo: infatti, come rileva Democrito, anche i cosiddetti granelli di pulviscolo che si muovono nell’aria con grande velocità […] non sarebbero visibili senza lo splendere del sole e l’aria. A maggior ragione sono impercettibili gli atomi che sono molto più piccoli del pulviscolo e si muovono ancor più velocemente di essi, soprattutto gli atomi sferiformi, di cui è costituita l’anima.



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